Domenica 22 Febbraio, 1^ di Quaresima, il Gruppo ha effettuato un Ritiro Spirituale presso l’Oasi “Odegitria” di Cassano Murge (Ba)
Era scoppiato il colera e gli ammalati venivano condotti a Borgo Dora, poco vicino all’oratorio di Don Bosco. I morti e i contaminati si contavano a centinaia e gli aiuti, specialmente per l’assistenza e il trasporto, erano assolutamente insufficienti, perché la gente aveva paura del contagio. Allora Don Bosco chiamò i suoi ragazzi, chiese aiuto per quei malati e disse: «Se voi vi mettete tutti in grazia di Dio e non commettete nessun peccato mortale, io vi assicuro che nessuno di voi sarà colpito dalla peste». Tutti quei giovani si divisero in tre squadre, con compiti diversi, per soccorrere quegli infelici. Dopo alcuni mesi la situazione migliorò, ma nessuno di quei giovani si ammalò, mentre i morti furono 1400 e gli appestati 2500.
Don Bosco adottava un metodo educativo molto efficace, che egli chiamava Sistema preventivo, basato sulla ragione e sull’amore per il prossimo. Questo suo sistema pedagogico, largamente diffuso nella Chiesa, fu pubblicato nel 1977 in un libro dal titolo: Il sistema preventivo nell’educazione della gioventù. Egli, profondo conoscitore della psicologia infantile, aveva per motto: “Prevenire, non reprimere”. In pratica, predisponeva i giovani all’amore per il prossimo e all’allegria ma, contemporaneamente, sorvegliava il loro comportamento ed interveniva efficacemente, senza mai esagerare nelle punizioni. Una volta creata l’atmosfera di serenità e di allegria, Don Bosco disponeva i giovani alla riflessione, all’incontro con Cristo, insegnava la dottrina cristiana e pregava con loro. Don Bosco era sostenuto, nel suo infaticabile impegno giornaliero verso i giovani, dall’aiuto di Dio e da una grandissima fiducia dell’aiuto di Maria Ausiliatrice. Insegnò ai suoi seguaci l’amore e la temperanza, come virtù fondamentali di una vita veramente cristiana.
Il motto di Don Bosco era “Da mihi animas caetera tolle” indica che il fine supremo della sua opera educatrice è la salvezza delle anime.
Il Gruppo “Amici di Don Bosco”, nel nostro piccolo, è animato da queste finalità e nello stesso nome è minsito il riferimento al metodo educativo del grande Santo.
Nella nostra Parrocchia al momento non esistono strutture adeguate alla sussistenza di un gruppo giovanile attivo e creativo (figuratevi che mancano perfino le Aule Catechistiche), purtuttavia gli educatori, in prima fila Gianno GARGANO, riescono a fare miracoli con questi ragazzi animati da uno spirito di sacrificio e di adattamento fuori del comune.
Il gruppo nasce come “Post.cresima”, per dare cioè la possibilità a quei ragazzi che hanno terminato il cammino della iniziazione cristiana di poter proseguire nella formazione ed educazione evangelica con metodi didattici diversi da quelli del Catechismo. La loro attività comprende incontri di Catechesi, attività ludiche, per quanto possibile, attività ricreative varie tra cui il Canto ( formano il coro dei giovanissimi che anima la Messa delle ore 09,30 e altre attività liturgiche di rilievo), il Teatro (è un modo per imparare a lavorare insieme rispettanto ruoli, tempi, temi, ecc) ed infatti hanno allestito vari Spettacoli musicali di cui le foto sotto sono una significativa testimonianza.
Non mancano tra le loro attività anche momenti di solidarietà. infatti, nei momenti cruciali, si dedicano alla raccoltra fondi, attraverso varie iniziative, destinati alla Caritas Diocesana.
Il Gruppo, come vedete, è abbastanza numeroso e la sua cura richiede impegno costante e dedizione, secondo l’insegnamento del Santo loro ispiratore.
Il responsabile Gianni GARGANO, è coadiuvato da altri quattro giovani, cresciuti con lui nei gruppi precedenti, e che credono fortemente in questo progetto che deve portare ad una crescita civica e cristiana questi giovanissimi, con la speranza che tra loro nascano i protagonisti di domani, di cui non solo la nostra parrocchia, ma tutta la società civile ha bisogno.
Li salutiamo con il Grido di Don Bosco: Cristo Regni!” “Sempre”.