La Comunità Celebra

La Comunità Celebra

Domenica  15  Maggio 2016 – ore 19,45.

Al termine della messa vespertina ci sarà la cerimonia dello spegnimento del Cero Pasquale.  Dopo cinquanta giorni dalla Pasqua del Signore, entriamo nel Tempo Ordinario, nella quotidianità: la forza delle feste e della gioia ora deve entrare permanentemente nelle nostre vite e permearle con lo spirito dell’ Amore. “Amatevi gli uni gli altri come io ho amato voi. Da questo sapranno che siete figli di Dio”.

Liturgia dello Spegnimento:

SPEGNIMENTO DEL CERO PASQUALE

Dopo l’orazione dopo la comunione, il Celebrante si reca accanto al Cero Pasquale e fa una breve introduzione alla liturgia della luce:

C. Fratelli e sorelle,
nella notte che ha dato vita al “lietissimo spazio” del tempo Pasquale,
il giorno di cinquanta giorni,
all’accensione del Cero abbiamo acclamato a Cristo nostra Luce.

E la luce del Cero pasquale
ci ha accompagnati in questi cinquanta giorni
e ha contribuito non poco a farci ricordare
la grande realtà del Mistero pasquale.

Oggi, nel giorno di Pentecoste,
al chiudersi del Tempo di Pasqua,
il Cero viene spento,
questo segno ci è tolto,
anche perché,
allenati alla scuola pasquale del maestro Risorto
e infuocati dal dono dello Spirito Santo,
ormai dobbiamo essere noi
“Luce di Cristo” che si irradia,
che come colonna luminosa passa nel mondo,
in mezzo ai fratelli,
per guidarli nell’esodo verso la “terra promessa”.

Vedremo ancora,
nel corso dell’anno liturgico,
risplendere la luce del Cero pasquale
soprattutto in due importanti momenti
del cammino della Chiesa:
per la prima Pasqua che vivranno i suoi figli col Battesimo,
e per l’ultima Pasqua,
quando, con la morte,
faranno ingresso nella vera vita.

Il cantore intona:
Cristo luce del mondo!

L’assemblea risponde:
A. Cristo è la luce, Cristo è la pace, Cristo è la ricchezza dell’umanità.

Mentre si canta l’acclamazione a Cristo luce del mondo il Celebrante incensa il Cero Pasquale.
Quindi il Celebrante presenta alcune invocazioni alle quali l’assemblea risponde con l’acclamazione a Cristo luce del mondo.

C. Splendore della gloria del Padre, che diffondi il chiarore della vera luce, raggio della luce, fonte di ogni splendore. Tu, giorno che illumini il giorno, Tu vero sole, penetri dardeggiando con bagliore costante e infondi nei nostri sensi la fiamma del tuo Spirito.
Il cantore intona:
Cristo luce del mondo!

A. Cristo è la luce, Cristo è la pace, Cristo è la ricchezza dell’umanità.

C. Sei la lampada della casa paterna che illumina di luce soffusa. Tu sei il sole di giustizia, il giorno che mai volge al tramonto, la luminosa stella del mattino.

Il cantore intona:
Cristo luce del mondo!

A. Cristo è la luce, Cristo è la pace, Cristo è la ricchezza dell’umanità.

C. Tu del mondo sei il vero datore di luce, più luminoso del pieno sole, tutto luce e giorno, illumini i profondi sentimenti del nostro cuore.

Il cantore intona:
Cristo luce del mondo!

A. Cristo è la luce, Cristo è la pace, Cristo è la ricchezza dell’umanità.

C. O Luce dei miei occhi, dolce Signore, difesa dei miei giorni, illumina , il mio cammino, Tu sola speranza nella lunga notte. O viva fiamma della mia lucerna, o Dio, mia luce.

Il cantore intona:
Cristo luce del mondo!

A. Cristo è la luce, Cristo è la pace, Cristo è la ricchezza dell’umanità.

Durante l’ultima acclamazione il Celebrante spegne il Cero Pasquale e subito dopo proclama l’orazione:

C. Degnati, o Cristo,
dolcissimo nostro Salvatore,
di accendere le nostre lampade;
costantemente nel tuo tempio rifulgano,
alimentate da Te, che sei la luce eterna;
siano rischiarati gli angoli oscuri del nostro spirito
e siano fugate lontano da noi le tenebre del mondo.
Fa che vediamo, contempliamo, desideriamo, Te solo,
Te solo amiamo,
sempre in attesa fervente di Te,
che vivi e regni nei secoli dei secoli.

A. Amen.
Benedizione solenne

C. Il Signore sia con voi.
A. E con il tuo spirito.

C. Dio, sorgente di ogni luce,
che oggi ha mandato sui discepoli lo Spirito Consolatore,
vi benedica e vi colmi dei suoi doni.
A. Amen.

C. Il Signore risorto vi comunichi il fuoco del suo Spirito
e vi illumini con la sua sapienza.
A. Amen.

C. Lo Spirito Santo, che ha riunito popoli diversi nell’unica Chiesa,
vi renda perseveranti nella fede e gioiosi nella speranza
fino alla visione beata del cielo.
A. Amen.

C. E la benedizione di Dio onnipotente,
Padre e Figlio  e Spirito Santo,
discenda su di voi e con voi rimanga sempre.
A. Amen.

C. Andate e portate a tutti la gioia del Signore risorto. Alleluia, alleluia.
A. Rendiamo grazie a Dio. Alleluia, alleluia.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Il libro del Sinodo ” un futuro pieno di speranza”, compendio dei lavori del Primo Sinodo Diocesano dell’Arcidiocesi di Bari-Bitonto, al Capitolo Primo para. 19 recita: “E’ importante che la comunità riscopra l’anno liturgico come cammino di fede per vivere in pienezza il mistero di Cristo. La partecipazione alla Messa domenicale è occasione privilegiata per entrare sempre di più nei divini misteri.” ed al para-20 “L’itinerario catechistico coincida con l’anno liturgico, paradigma del cammino di fede della comunità crristiana. La nostra Chiesa locale, in tutte le sue articolazioni, ponga decisamente al centro del suo impegno programmatico la proposta pastorale regionale e diocesana L’anno liturgico come itinerario di fede3 (1982), scaturita al termine del cammino pastorale Evangelizzazione e Sacramenti della CEI e dalla Pubblicazione del Rito dell’Iniziazione Cristiana  degli adulti. Tale proposta organica è mezzo necessario per passare dalla catechesi alla liturgia, insistendo sul Battesimo come punto di partenza dell’itinerario di fede”.

Ed ancora al Capitolo Terzo para-112 :”In ogni comunità si fissino all’inizio dell’anno pastorale le date dei battesimi, in stretta connessione con l’anno liturgico. I tempi liturgici dell’ Avvento e della Quaresima siano vissuti come tempi preparatori al conferimento del Sacramento del Battesimo”.

Vogliamo dunque camminare nel solco del cammino tracciato dal Primo Sinodo Diocesano ed in questa sezione illustramo il cammino pastorale che ci guiderà lungo questo anno liturgico.